Traffico di gasolio di conatrbbando
Comando Provinciale Napoli
Personale della Guardia di Finanza di Napoli, I Nucleo Operativo Metropolitano, e dell’Agenzia delle Dogane di Napoli, su delega della Sezione Criminalità Economica della Procura della Repubblica di Napoli, sta effettuando circa 60 perquisizioni locali a carico di diversi soggetti e società coinvolti in un vasto traffico di gasolio di contrabbando, che in soli tre mesi ha portato all’evasione dell’accisa di oltre 17 milioni di euro in quanto la quantità di carburante gestita era rilevante (pari a oltre 23 milioni di chilogrammi di gasolio solo in detto periodo).
Al contrabbando conseguiva anche l’evasione IVA per gli scambi commerciali effettuati a valle dell’importazione del gasolio di contrabbando mediante fatture per operazioni inesistenti che in soli tre mesi è di circa 50 milioni di Euro.
Il contrabbando del gasolio che veniva importato in Italia dall’Estero in evasione di accisa era realizzato con un articolato sistema fraudolento:
- una società esterovestita – con sede all’estero, ma amministrata in Italia e totalmente ivi operante – importava dall’estero gasolio acquistato da società estere con diverse navi provenienti dalla Spagna che scaricavano il prodotto – in sospensione di imposta – presso il deposito fiscale, sito nel porto di Napoli, di altra società;
- poi, senza pagare l’accisa, il carburante veniva ceduto ad altre aziende che lo immettevano in consumo senza pagare l’accisa e mediante fatture false. Infatti, il prodotto petrolifero veniva ceduto a società cartiere compiacenti che a loro volta presentavano false dichiarazioni di intento per simulare che il gasolio fosse stato importato legalmente e poi distribuivano il prodotto petrolifero – sempre solo mediante l’emissione di documentazione fiscale e di trasporto di comodo – ad altre società, i c.d. depositi commerciali;
- il gasolio infine veniva commercializzato al dettaglio senza che per il prodotto fosse stata assolta l’accisa e rivenduto quindi ad un prezzo inferiore a quello della ordinaria commercializzazione mediante distributori di carburante su strada e altre società.
Il prodotto petrolifero, in realtà, non veniva sottoposto alle operazioni commerciali che risultavano dai documenti fiscali e di trasporto, perché, una volta scaricato presso il deposito fiscale allocato presso il porto di Napoli, veniva caricato su autobotti e trasportato ai depositi commerciali senza che fosse assolta l’accisa e di qui poi direttamente commercializzato ai distributori di carburante su strada e anche attraverso un’altra società e ciò comportava la sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa di prodotti petroliferi pari quantomeno a litri 27.548.305,00 – pari a kg.23.002.835,00 – di gasolio per Euro 17.008.940,00 di accisa evasa nel solo periodo dal 27.02.2019 al 07.05.2019.
Al contrabbando conseguiva anche l’evasione IVA per gli scambi commerciali effettuati a valle dell’importazione del gasolio di contrabbando mediante fatture per operazioni inesistenti che per il solo periodo dal 27.02.2019 al 07.05.2019 è di circa 50 milioni di Euro (Euro 48.855.796,00). Durante le perquisizioni di oggi sono stati sequestrati altri 6 MILIONI DI LITRI DI GASOLIO DI CONTRABBANDO al Porto di Napoli, appena scaricati da una nave a più di venti autocisterne presso depositi commerciali, un capannone contenente contenitori pieni di carburante di contrabbando e migliaia di euro in contanti. Le operazioni sono tuttora in corso.
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